Wednesday, February 14, 2007

Prostata e PSA


Prostata e PSA.
Dopo una lunga pausa dovuta a svariati motivi sono qui per riprendere, in maniera informale, il filo del discorso della buona salute per una buona vita. La neoplasia prostatica come causa di morte, nell'ultimo decennio, è diventata la seconda causa di morte per tumore, ovviamente per il maschio. Ma pur essendo percentualmente aumentati i decessi per questa neoplasia, la proporzione tra il numero di diagnosi fatte e il numero di morti per il cancro della prostata rimane sempre molto sbilanciato. Cioè, in altri termini, il maggior numero di diagnosi non sta comportando una diminuzione della mortalità! Da cosa dipende il fatto che pur riuscendo a fare diagnosi sempre più precocemente. anche con l'uso estensivo del PSA, questo non paghi in termini di diminuzione di mortalità per neoplasia prostatica?
La risposta è che molto spesso si fa diagnosi e si trattano neoplasie prostatiche che, forse, non avrebbero mai avuto un riscontro clinico. In altre parole si sta correndo il rischio di trattare in maniera estensiva e radicale microfocolai prostatici di adenocarcinoma, non sapendo e non potendo prevedere quali di questi casi diventeranno " da grandi " adenocarcinomi prostatici clinicamente evidenti. Il problema dell' Overtreatment! La considerazione che nei rilievi autoptici degli over 80 anni, quasi l'85% dei soggetti, deceduti per le più svariate cause, presentasse focolai di adenocarcinoma prostatico fa riflettere sul rischio che si possa essere eccessivamente aggressivi nei confronti di tumori che sarebbero forse rimasti silenti e nello stesso tempo il dubbio che anche una terapia radicale nei confronti di un cancro della prostata particolarmente aggressivo non riesca poi a risolvere definitivamente il problema.
Tutto quanto detto è il frutto dell'epoca del PSA. Infatti prima dell'avvento di tale marcatore la diagnosi della neoplasia prostatica era di solito una diagnosi tardiva anche per la scarsa sintomaticità di questo tumore. Fare diagnosi precoce era praticamente impossibile data la scarsa affidabilità e diffusione dell' ect prostatica e la troppo tardiva diagnosi digitale in corso di esplorazione rettale per controllo prostatico. Il PSA, marcatore sensibile delle patologie prostatiche in genere anche se poco specifico per neoplasia prostatica al di sotto di certi valori, ha creato da circa 20 anni notevoli speranze di essere un sensibile marcatore neoplastico, di facile e estensibile utilizzo. Si è creata quindi la corsa ad un impiego in screening di massa, senza filtro e senza giudizio. Il risultato è stato: la PSA-SYNDROME. Sono aumentate a dismisura le biopsie prostatiche PSA indotte con l'esecuzione di decine di migliaia di biopsie negative, l'aumento di terapie chirurgiche radicali, radioterapie, ormonoterapie e chi più ne ha più ne metta senza, e si ritorna all'inizio di questo discorso, abbattere la mortalità per questo tipo di tumore. Dunque, che fare? Difficile rispondere. Consigliare di non fare mai un PSA sarebbe sconsiderato, ignorando le sue valenze positive; farlo a tutti dopo i 50 anni come consigliano le linee guida internazionali vanificherebbe tutto il ragionamento, non solo mio sia ben chiaro, fatto fino a qui; farlo e in caso di dubbio non partire in tromba con esami invasivi, ma stare a guardare ed aspettare richiede un cuore impavido e freddo ( molto poco mediterraneo!); essere impassibili dopo una diagnosi di adenocarcinoma iniziale e stare impassibili a vedere che carattere ha il "nostro cancro" per valutare se lasciarlo campare o aggredirlo spietati richiede doti psicologiche "marziane"!! IN MEDIO STAT VIRTUS dicevano all'ombra del Colosseo e quindi il consiglio sta nell'utilizzo del buon senso, valutando quali possono essere i soggetti a rischio su base familiare e genetica, usando una buona griglia mentale prima di consigliare una biopsia prostatica che potrebbe cambiare la nostra vita e non farsi prendere dall' ansia di PSA, nella speranza che nel frattempo la ricerca riesca meglio a far riconoscere le neoplasie prostatiche "buone" dalle "cattive". Buon PSA a tutti.

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