Friday, June 06, 2008

Il punto su PROTESI PENIENE


Insieme alla diffusione delle nuove pillole aumenta anche la richiesta delle protesi peniene: 410 nel 2001, 510 nel 2002, 400 solo nel primo semestre del 2003.


Un mercato sicuramente irrisorio rispetto a quello globale dei prodotti dell'impotenza che, in Italia, secondo dati IMS HEALTH, nel 2002 ha raggiunto 1.929.668 pezzi venduti con un guadagno di 52.840.124 di euro, ma che lentamente, man mano che vengono “abbattute” resistenze e pregiudizi e superate difficoltà economiche, si va comunque affermando.


Nel corso del 6° Congresso di Chirurgia dei Genitali Maschili, che si è svolto a Torino, è stata presentata una nuova protesi peniena: la AMS CX 700 con Inibizione.


Si tratta di una protesi a volume variabile, per certi aspetti “rivoluzionaria”, in quanto oltre ad assicurare uno stato di completa flaccidità e rigidità peniena, consente un lento rilascio di antibiotici come minociclina e rifampicina, che le rende particolarmente efficaci nella profilassi delle complicanze infettive postoperatorie.


La concentrazione maggiore di antibiotici si ottiene verso l'ottavo giorno ed è assicurata complessivamente per 28, periodo in cui è maggiore il pericolo delle infezioni.

La chirurgia e i progressi tecnologici oggi sono in grado di rendere possibile l'erezione quando la terapia farmacologia è inefficace, mettendo a disposizione dell'urologo protesi idrauliche estremamente sofisticate, ben diverse da quella che impiantate anni or sono.


Le protesi assicurano una piena soddisfazione sessuale della coppia in quanto a desiderio, eccitazione, sensibilità ed eiaculazione rimangono inalterate.


La loro azione è quindi esclusivamente meccanica e, proprio per questo, l'attività sessuale, quando si desidera, può continuare anche dopo l'orgasmo.


Peccato però che in Italia le protesi siano condizionate dalla devolution sanitaria e rimangano solo un privilegio per pochi: infatti solo 38 su 335 reparti di urologia, cioè l'11%, sono in grado assicurare l'impianto dispensato dalla ASL.


Il sottoscritto, per il momento, riesce ancora a fornire agli utenti la gratuità totale dell'impianto protesico.In tutti gli altri casi il paziente deve rivolgersi alla struttura privata o acquistare le protesi direttamente dalla ditta fornitrice per poi impiantarle, previa autorizzazione della ASL stessa, in ospedale.


Le protesi peniene sono indicate quando la risposta ai farmaci orali o alle punture intracavernose, è risultata inefficace.


Piace anche agli obesi l'aumento delle dimensioni del pene.Oltre al colesterolo, all'ipertensione, alle difficoltà respiratoria ora anche la inadeguatezza delle dimensioni dei propri genitali.Sono loro, gli obesi, che ultimamente si rivolgono di più all'uroandrologo chiedendo un aumento delle dimensioni del pene.Nella maggior parte dei casi non si tratta di micropeni, ma di organi genitali nascosti dal tessuto adiposo del pube e dell'addome.

FIMOSI?!?...no grazie!


Per fimosi si intende un restringimento prepuziale per la quale la pelle che avvolge il prepuzio di uomini non circoncisi non riesce a scoprire completamente ed autonomamente il glande.


La fimosi può essere congenita o acquisita, parziale o serrata.

Congenita quando fin dalla nascita e nei primi anni di vita si manifesta un restringimento prepuziale.


In questo caso è consigliabile l'operazione solo se è serrata, se non serrata si può risolvere il problema con ripetuti esercizi per aumentare l'elasticità della pelle nella zona, anche se per esperienza non sortiscono grandi risultati.


Acquisita se si manifesta in età adulta in un uomo a causa di infiammazioni fungine o batteriche del glande o del prepuzio, in questo caso è solitamente necessaria l'operazione.


Ma quali sono i problemi che pùò dare una Fimosi?


Il primo problema, presente a qualsiasi età, è costituito dalla difficoltà a seguire una corretta igiene del glande e del solco balano prepuziale, in parole povere, della parte interna del prepuzio.


Quanto tale igiene quotidiana sia importante basti solo pensare che nei paesi dove la circoncisione è un rito per motivi tribali, religiosi o per costume, la percentuale di carcinomi del collo dell'utero è molto inferiore ai paesi occidentali dove la ritualizzazione della circoncisione non esiste.


Infatti la scarsa igiene del glande comporta poi la trasmissione, nei rapporti sessuali, di batteri, microrganismi e virus che possono essere causa di neoplasia a livello del collo uterino.


Anche la trasmissione di molte malattie veneree può dipendere da scarsa igiene o dal mancato rilevamento di alterazioni all'interno del prepuzio che, se fosse facilmente retraibile, sarebbero facilmente evidenziabili e curate.


Esempio principe sono la CONDILOMATOSI ovvero le
"Creste di gallo", malattia virale che può anche causare neoplasie dei genitali.


Molto frequentemente, specialmente nelle persone più anziane, una fimosi può celare la presenza di una neoplasia maligna del pene che si presenta come temibile sorpresa quando si esegue la CIRCONCISIONE e quindi si fa a scoprire il glande da molto tempo coperto.


Secondo problema, maggiormente sentito in età sessualmente matura, e spesso motivo del ricorso all'Andrologo, è il dolore,l'infiammazione fino all'impossibilità di espletare un normale rapporto sessuale.


Infatti, come è facilmente intuibile, è proprio in EREZIONE che la fimosi diventa insopportabile, impedendo la scopertura del glande e il normale scorrimento delle pelle del pene per un comodo e "piacevole" rapporto sessuale.


Bisogna infine sapere che in alcuni casi la fimosi è Causa di INFERTILITA' di COPPIA.
Infatti impedisce, nei casi di fimosi serrata, una normale fuoriuscita dello sperma, in parte o del tutto.


Ma allora che fare?
La soluzione è semplice, rapida, efficace e risolutiva, e si chiama: CIRCONCISIONE.